
Come fare il liquore al finocchietto
Il liquore al finocchietto è una tradizione che risale addirittura al '300, quando già se ne parlava nei conventi dei frati Minimi.
Questo delizioso digestivo aromatico è uno dei miei preferiti da preparare in casa, soprattutto perché, nonostante richieda circa un mese per la sua preparazione,
si conserva benissimo per un periodo molto lungo, anche superiore a un anno.
Io ne tengo sempre una bottiglietta in freezer pronta all'uso, dove grazie alla presenza dell'alcol, il liquore diventa freddissimo ma non ghiaccia.
La ricetta del liquore al finocchietto è piuttosto semplice da realizzare e richiede principalmente il finocchietto selvatico, una pianta aromatica spontanea disponibile dall'inizio dell'estate fino alla fine dell'autunno.
Se avete la fortuna di utilizzare finocchietto selvatico raccolto nei campi, il vostro liquore avrà un aroma molto più intenso rispetto a quello preparato con il finocchietto acquistato.
Per preparare questo liquore fatto in casa, dovrete semplicemente mettere i fiori di finocchietto in un vaso di vetro, coprirli con alcol e lasciarli macerare per 15-20 giorni, agitando delicatamente il contenitore ogni 2-3 giorni.
Quindi, dopo aver filtrato l'infuso e aggiunto uno sciroppo di acqua e zucchero, sarà necessario lasciare riposare il tutto per circa due settimane prima di poterlo gustare.
In questa guida vi spiegherò nel dettaglio come si fa il liquore al finocchietto, passo dopo passo, dalle fasi di raccolta fino alla conservazione.
Raccogliere e preparare il finocchietto
Il periodo ideale per la raccolta varia in base alla regione. In alcune zone meridionali, si può trovare da dicembre a marzo,
mentre in altre aree la raccolta avviene tra fine agosto e tutto settembre, quando la pianta sviluppa i suoi caratteristici fiori gialli.
È importante raccogliere il finocchietto quando è ancora verde e morbido, poiché in questa fase conserva tutto il suo aroma.
Durante la raccolta, utilizzo una forbice da giardino per tagliare sia i fiori gialli che i piccoli steli, parti entrambe molto aromatiche, per un peso totale di circa 150 grammi.
A differenza di quanto si potrebbe pensare, per il liquore non bisogna utilizzare solo i semi, ma l'intera pianta fresca e verde.
Attenzione a non confondere il finocchietto selvatico con la ferula (o finocchiaccio), che è tossica e velenosa per l'uomo.
La ferula è molto più grande, può raggiungere fino a 4 metri di altezza rispetto ai 150 cm del finocchietto, e ha un fusto molto più spesso.
Dopo la raccolta, pulisco accuratamente il finocchietto lavandolo sotto acqua corrente per rimuovere eventuali impurità.
Per la preparazione del liquore, è importante non eliminare nessuna parte della pianta, soprattutto i gambi che sono particolarmente aromatici.
Una volta pulito, lo asciugo delicatamente con un canovaccio pulito prima di procedere con la preparazione.
È fondamentale utilizzare solo finocchietto selvatico fresco e non sostituirlo con semi di finocchio comuni, poiché hanno caratteristiche completamente diverse.
Se non avete la possibilità di raccoglierlo personalmente, potete cercarlo nei mercati locali o chiedere al vostro fruttivendolo di fiducia, specialmente se vivete in zone dove questa pianta non cresce spontaneamente.
Fasi della preparazione del liquore
La preparazione del liquore al finocchietto è un processo che richiede pazienza, ma i risultati ripagano ampiamente l'attesa. Dopo aver raccolto e pulito accuratamente il finocchietto, possiamo procedere con la fase di macerazione.
Innanzitutto, metto il finocchietto selvatico lavato e asciugato in un contenitore di vetro a chiusura ermetica.
Alcuni utilizzano solo le foglie tritate al coltello, mentre altri preferiscono usare anche i gambi che sono particolarmente aromatici.
Aggiungo quindi l'alcol puro a 95° fino a coprire completamente il finocchietto.
Per un risultato ottimale, occorrono circa 150 grammi di finocchietto per ogni litro di alcol.
Chiudo ermeticamente il contenitore e lo ripongo in un luogo fresco e buio per il periodo di macerazione, che varia dai 10 ai 20 giorni secondo le diverse tradizioni.
Durante questo tempo, è importante agitare delicatamente il contenitore ogni 2-3 giorni per favorire il rilascio degli aromi.
Trascorso il periodo di macerazione, preparo lo sciroppo di zucchero.
In un pentolino, verso l'acqua (solitamente 1 litro) e aggiungo lo zucchero (circa 500 grammi).
Scaldo a fuoco moderato, mescolando fino al completo scioglimento dello zucchero, facendo sobbollire per circa 3-4 minuti fino a ottenere uno sciroppo denso e viscoso.
È fondamentale non far caramellare lo zucchero.
Successivamente, filtro l'alcol aromatizzato usando un colino a maglie strette o una garza per eliminare i residui vegetali. Alcuni consigliano di ripetere questo processo di filtrazione due o tre volte per eliminare ogni impurità.
Quando lo sciroppo si è completamente raffreddato, lo unisco all'alcol filtrato, mescolando accuratamente.
Questo passaggio è importante: lo sciroppo deve essere freddo prima di unirlo all'alcol per preservare gli aromi.
Una volta ottenuta la miscela, lascio riposare il liquore per un ulteriore periodo che varia da una settimana a tre mesi, a seconda delle ricette.
Durante questo periodo di riposo, i sapori si amalgamano perfettamente, rendendo il liquore più armonioso.
Infine, imbottiglio il liquore in bottiglie di vetro pulite e lo conservo in un luogo fresco e asciutto. Se dopo l'imbottigliamento noto residui nel liquore, posso filtrarlo nuovamente con un panno o un filtro per caffè.
Conservazione e consigli utili
Una volta imbottigliato il nostro liquore al finocchietto, è fondamentale conservarlo correttamente per mantenerne intatte le qualità organolettiche.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, questo digestivo ha una durata sorprendentemente lunga: se conservato adeguatamente, può mantenersi in perfette condizioni per un periodo superiore a un anno.
Per una conservazione ottimale, esistono principalmente due metodi.
Il primo, che personalmente trovo più pratico, consiste nel tenere il liquore direttamente in freezer: grazie all'alta gradazione alcolica, non si congelerà mai, permettendovi di gustarlo sempre perfettamente ghiacciato.
In alternativa, potete conservarlo in un luogo fresco, asciutto e soprattutto buio, lontano da fonti di calore e dalla luce diretta del sole.
Prima di imbottigliare definitivamente il liquore, verificate che non contenga residui.
Se notate impurità, procedete con un'ulteriore filtrazione utilizzando un panno a trama fine o, ancora meglio, gli appositi filtri per liquori che garantiscono un risultato perfettamente limpido.
Questi filtri di carta sono particolarmente efficaci nell'eliminare ogni traccia di impurità.
Quanto tempo deve riposare il liquore al finocchietto prima di essere consumato?
Le tradizioni variano: alcune ricette suggeriscono un minimo di 5-7 giorni, altre consigliano un periodo di riposo di almeno un mese.
Ciò che è certo è che, con il passare del tempo, il liquore diventa sempre più buono, affinando ed equilibrando i suoi aromi.
Attenzione però: durante la fase di macerazione, non lasciate che il finocchietto rimanga nell'alcol per più di 30 giorni, altrimenti il processo di filtrazione diventerà eccessivamente difficoltoso.
Il liquore al finocchietto va servito sempre molto freddo, meglio se ghiacciato, ed è perfetto come digestivo a fine pasto.
Se avete preparato una quantità abbondante, potete suddividerla in bottiglie più piccole da regalare: un dono fatto in casa sempre apprezzato, soprattutto se accompagnato da un'elegante etichetta che ne indichi la preparazione artigianale.
Pensiero finale
La preparazione del liquore al finocchietto rappresenta indubbiamente una delle tradizioni più affascinanti della nostra cultura gastronomica.
Questo digestivo aromatico, con la sua storia secolare risalente addirittura al '300, merita un posto speciale nella dispensa di ogni appassionato di liquori fatti in casa.
Durante tutto il processo, dalla raccolta del finocchietto selvatico fino all'imbottigliamento finale, ho cercato di mostrarvi quanto sia semplice realizzare questa ricetta tradizionale.
Certamente, la pazienza gioca un ruolo fondamentale, considerando il tempo necessario per la macerazione e il riposo, ma il risultato finale ripaga ampiamente l'attesa.
Prima di tutto, ricordate l'importanza di utilizzare finocchietto selvatico fresco e di raccoglierlo nel periodo giusto dell'anno.
Successivamente, la macerazione nell'alcol puro permetterà di estrarre tutti gli aromi caratteristici della pianta.
Lo sciroppo di zucchero, aggiunto solo dopo un'accurata filtrazione, bilancerà perfettamente la forza dell'alcol con la dolcezza necessaria.
La bellezza di questo liquore sta inoltre nella sua versatilità di conservazione.
Personalmente preferisco tenerlo in freezer, dove mantiene la temperatura ideale per essere gustato come digestivo a fine pasto.
Alternativamente, potete conservarlo a temperatura ambiente in un luogo buio e fresco.
Quindi, non abbiate timore di cimentarvi nella preparazione di questo liquore tradizionale.
Il procedimento richiede pochi ingredienti e, sebbene necessiti di tempo, non presenta particolari difficoltà.
La soddisfazione di offrire agli amici un digestivo fatto con le vostre mani sarà impagabile.
Spero che questa guida vi abbia fornito tutte le informazioni necessarie per iniziare questa piccola avventura casalinga.
Preparate i vostri contenitori di vetro, procuratevi del buon finocchietto selvatico e date inizio alla vostra produzione personale di liquore al finocchietto.
Dopo tutto, le ricette tradizionali sopravvivono proprio grazie alla passione di chi decide di mantenerle vive, preparandole con cura e amore.