La rosa canina è una pianta spontanea appartenente alla famiglia delle Rosaceae.

Questa specie è molto utilizzata in erboristeria e fitoterapia per le sue numerose proprietà e benefici.

Scopriamo insieme quali sono, le diverse forme di assunzione e le precauzioni da prendere.

Descrizione della pianta

La rosa canina (Rosa canina) è una rosa selvatica con portamento arbustivo, fusti legnosi ricoperti di spine e foglie imparipennate, composte da 5-7 foglioline ovali, con margini dentati.

La pianta della rosa canina fiorisce al termine della primavera e all'inizio dell'estate (maggio/giugno), producendo fiori bianchi o rosa larghi circa cinque centimetri e debolmente profumati.

Più rara è la rosa canina rossa.

Gli stami del fiore sono di colore giallo.

Successivamente, dai fiori si sviluppa il frutto della rosa canina, detti cinorrodi.

Si tratta di falsi frutti carnosi di un bel colore rosso intenso, lucidi, dal sapore dolce e aspro, che vengono raccolti in autunno-inverno, dopo le prime gelate. I semi di rosa canina contenuti nelle bacche sono piccoli e numerosi, avvolti in peli irritanti.

L'habitat della rosa canina

La rosa canina è spontanea in tutta Europa e nelle regioni temperate di tutto il mondo.

Cresce in pianura e collina fino ai 1500 metri, e la si può trovare con facilità lungo i sentieri, ai margini dei boschi, nei terreni incolti.

Gli arbusti di rosa canina, semplici da coltivare e curare, sono utilizzati anche per creare siepi e abbellire aiuole all'interno di parchi e giardini.

Sebbene la rosa canina sia una rosa di bosco e si trovi facilmente in natura, è bene ricorrere a prodotti erboristici di qualità, titolati e standardizzati, rivolgendosi all'erborista di fiducia.

Proprietà della rosa canina

I frutti e le gemme di rosa canina (Rosa canina) hanno proprietà immunostimolanti, antinfiammatorie, antiossidanti e antinfiammatorie.

Le bacche di rosa canina hanno inoltre azione blandamente diuretica e astringente.

Le proprietà terapeutiche della rosa canina sono date dal fitocomplesso presente nella droga della pianta e costituito da vitamina C, acido malico, acido citrico, carotenoidi, pectine, tannini, flavonoidi e antociani.

A cosa serve la rosa canina

Le preparazioni erboristiche a base di rosa canina servono soprattutto come integratori di vitamina C.

La rosa canina viene normalmente consigliata come rimedio per aumentare le difese immunitarie, combattere gli stati infiammatori, alleviare i sintomi delle allergie e contrastare l'azione dei radicali liberi.

Internamente si utilizza sotto forma di:

Tisane

Gemmoderivati

Tinture madri

Estratti

Mentre esternamente si impiega l'olio di rosa canina per le sue proprietà cosmetiche.

Benefici della rosa canina

Scopriamo i benefici della rosa canina e le diverse forme di assunzione.

Il gemmoderivato

Il gemmoderivato ottenuto dai giovani germogli è consigliato per le sue proprietà immunomodulanti, dunque per regolare la risposta immunitaria dell'organismo in caso di infezioni virali,

tosse, raffreddore, sintomi influenzali e contro le forme di allergia che colpiscono l'apparato respiratorio.

Grazie alle proprietà antinfiammatorie della pianta, il gemmoderivato di rosa canina è utilizzato anche nelle flogosi acute che interessano le mucose nasali, gli occhi e le vie aeree superiori,

per trattare congiuntivite, rinite e asma allergici e nelle infezioni ricorrenti come tonsilliti, rinofaringiti, otiti.

I piccoli frutti

I piccoli frutti della rosa canina vengono invece impiegati in tisana ed estratto per il loro elevato contenuto di Vitamina C e di altre molecole ad azione antiossidante, tra cui i flavonoidi.

Poiché la vitamina C, nota anche con il nome di acido ascorbico, non può essere sintetizzata direttamente dall'uomo (a differenza di quanto avviene per altri animali),

questa deve essere introdotta attraverso gli alimenti o, se la dieta è carente, grazie alla somministrazione di integratori alimentari.

Oltre a difendere dall'azione dannosa dei radicali liberi, la vitamina C contenuta nelle bacche di rosa canina è coinvolta anche nella sintesi di collagene e nei meccanismi di assorbimento di calcio e del ferro.

Integratori a base di rosa canina

Integratori a base di rosa canina possono dunque essere utili per contrastare l'invecchiamento cutaneo e per favorire l'assorbimento di ferro presente nei vegetali

(ad esempio per le persone che seguono una dieta vegetariana o vegana), per incrementare la vitamina C nei soggetti che necessitano di fabbisogni elevati di questo micronutriente, come i fumatori.

L'olio di rosa canina

L'olio di rosa canina è invece utilizzato esternamente per i suoi benefici per la pelle. Si tratta di un olio emolliente, lenitivo e rigenerante, utile per prevenire rughe e macchie della pelle, smagliature e cicatrici.

Modalità d'uso

Della rosa canina si utilizzano le gemme e i falsi frutti sotto forma di estratti liquidi, tisane e altre preparazioni erboristiche.

Tisana di rosa canina: si prepara con i frutti essiccati in infusione per quindici minuti.

Se ne consuma una tazza tre volte al giorno.

Gemmoderivato di rosa canina: 40-50 gocce in due somministrazioni giornaliere, lontano dai pasti.

Tintura madre di rosa canina: 45-50 gocce 3 volte al giorno lontano dai pasti

Estratto di rosa canina: da 100 a 300 mg al giorno.

Miele rosato, prodotto dalla macerazione dei petali, da assumere a cucchiai, ottimo per la gola in caso di tosse.

Olio di rosa canina: puro o mescolato con altri oli vegetali da massaggiare sulla pelle.

Controindicazioni della rosa canina

La rosa canina non presenta particolari controindicazioni o effetti collaterali.

La somministrazione di questo rimedio è però sconsigliata nei soggetti che presentano ipersensibilità o allergie verso uno o più componenti presenti nella pianta o nei suoi estratti.

Per quanto riguarda le possibili interazioni, l'assunzione di rosa canina tende ad acidificare le urine per la presenza di acido ascorbico, dunque è sconsigliato somministrare questo rimedio con uva ursina, poiché ne ridurrebbe l'efficacia.

Cenni storici

Questa rosa di bosco deve l'appellativo botanico "canina" a Plinio il Vecchio, che riportava di un soldato romano, morso da un cane e guarito dalla rabbia, grazie all'assunzione di un decotto di radici.

La rosa canina era già apprezzata per la sua efficacia nel rafforzare le difese dell'organismo contro infezioni e particolarmente contro il comune raffreddore.

Nel Medioevo era comunemente usata in rimedi tradizionali per problemi alle vie respiratorie, e i frutti erano molto popolari nei dolci.

Il suo impiego ha avuto un ruolo importante nella fornitura di Vitamina C ai bambini britannici durante la seconda guerra mondiale in sostituzione della fonte normale degli agrumi.

Il procedimento usato nel XVIII secolo di ridurre i frutti in purea come forma di assunzione della pianta, ha ceduto il posto all'infuso delle sue bacche essiccate.

Una ricetta con la rosa canina

Per preparare un infuso di rosa canina:

Ingredienti

1 cucchiaio raso di rosa canina bacche;

1 tazza d'acqua.

Preparazione

Sistemare le bacche nell'acqua prima che arrivi al punto di ebollizione.

Spegnere il fuoco, coprire e lasciare in infusione per 10 minuti.

Filtrare l'infuso e consumarlo in caso di influenza o semplicemente per il delizioso sapore agrumato.