
La calendula è una delle piante medicinali più antiche e versatili che conosciamo.
Il suo nome deriva dal latino "calendae", che significa "primo giorno del mese", indicando la sua straordinaria capacità di fiorire ogni mese dell'anno.
La Calendula officinalis, con il suo lungo periodo di fioritura dall'inizio dell'estate fino al tardo autunno, ha attirato l'attenzione dell'umanità per secoli grazie alle sue numerose proprietà benefiche.
Quando parliamo delle proprietà della calendula, dobbiamo considerare che questa pianta contiene oltre 45 sostanze nel suo olio essenziale, tra cui flavonoidi, carotenoidi e triterpenoid.
Inoltre, l'Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce la Calendula officinalis come trattamento efficace per tagli superficiali, infiammazioni cutanee lievi e ulcerazioni della mucosa orale.
In questo articolo, esploreremo a cosa serve la calendula, dai suoi benefici antinfiammatori, cicatrizzanti e lenitivi fino al suo utilizzo per regolare il ciclo mestruale e sostenere il sistema digestivo, scoprendo insieme perché questa pianta solare continua a essere un prezioso alleato per la nostra salute.
Origine e caratteristiche della Calendula officinalis
Originaria dell'Europa meridionale e dell'area del Mediterraneo orientale, la Calendula officinalis ha una storia così antica di coltivazione che la sua origine precisa rimane incerta.
Questa pianta solare, ampiamente naturalizzata in climi temperati, è stata utilizzata per scopi medicinali e culinari per molti secoli.
Il significato del nome e la simbologia solare
Il nome botanico Calendula deriva dal termine latino "kalendae", che identificava il primo giorno del mese nel calendario romano.
Infatti, si credeva che questa pianta crescesse e fiorisse all'inizio di ogni mese, fungendo da calendario naturale.
Oltre a questo significato temporale, la calendula ha un profondo legame con il sole.
Gli antichi la chiamavano "Sposa del Sole" (Solis Sponsa) per la sua caratteristica di aprire i fiori al mattino e chiuderli la sera, seguendo il movimento dell'astro nel cielo.
Nella mitologia greca, Caltha era una giovane innamorata di Apollo, divinità solare.
Ogni giorno attendeva ansiosamente i primi raggi di sole e consumata da questa passione ardente, fu trasformata nel fiore che porta il suo nome.
In India, la calendula è considerata un fiore sacro, simbolo di gratitudine, eccellenza e serenità, tanto da essere usata per adornare statue di divinità come Lakshmi e Vishnu.
Dove cresce e come si coltiva
La calendula prospera in posizioni soleggiate e terreni ben drenati, anche poveri di nutrienti.
Nonostante sia tecnicamente una pianta perenne o annuale a vita breve, viene spesso coltivata come annuale, specialmente nelle regioni con inverni rigidi o estati molto calde.
Per coltivarla con successo:
- Seminare direttamente in giardino poco prima dell'ultima gelata o in vasi 6-8 settimane prima
- Posizionare in pieno sole, tollerando parziale ombra nelle estati calde
- Garantire un terreno moderatamente fertile con buon drenaggio
- Cimare le piante giovani per favorire una crescita compatta e cespugliosa
- Rimuovere regolarmente i fiori appassiti per stimolare nuove fioriture
Descrizione botanica della pianta
La Calendula officinalis è un'erba aromatica che cresce fino a 80 cm di altezza, con steli eretti o lassamente ramificati.
Le foglie sono oblungo-lanceolate, lunghe 5-17 cm, pelose su entrambi i lati, con margini interi o leggermente ondulati.
I fiori, che rappresentano la parte più caratteristica della pianta, sono infiorescenze gialle o arancioni composte da un denso capitolo di 4-7 cm di diametro, circondato da due file di brattee pelose.
Nella pianta selvatica, presentano un singolo anello di fiori ligulati (raggi) che circondano i fiori tubulari centrali (disco).
I fiori del disco sono tubulari ed ermafroditi, generalmente di un colore giallo-arancio più intenso rispetto ai fiori femminili periferici, tridentati.
In condizioni favorevoli, i fiori possono apparire durante tutto l'anno, donando al giardino un tocco di colore solare.
I principi attivi e la composizione chimica
La ricchezza terapeutica della Calendula officinalis risiede nella sua complessa composizione chimica, un vero tesoro di sostanze bioattive che le conferiscono le sue numerose proprietà benefiche.
I fiori, in particolare, contengono un'impressionante varietà di principi attivi che lavorano in sinergia.
Flavonoidi e carotenoidi
I flavonoidi rappresentano uno dei gruppi più significativi di composti presenti nella calendula.
Queste sostanze includono principalmente quercetina, isorhamnetina, kaempferolo e rutina, che conferiscono alla pianta notevoli proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.
La quercetina, in particolare, è riconosciuta per la sua capacità cicatrizzante attraverso la stimolazione dei fibroblasti.
I flavonoidi contribuiscono all'azione antiplaca e anti-gengivite della calendula.
I carotenodi, responsabili del caratteristico colore arancione dei fiori, sono presenti in concentrazioni variabili tra 0,2% e 3,5%.
I principali carotenodi identificati includono luteina, beta-carotene, licopene, zeaxantina e flavoxantina.
Curiosamente, le varietà di calendula con fiori arancioni contengono più idrocarburi rispetto a quelle gialle, che presentano principalmente derivati ossigenati.
Saponine e triterpeni
Le saponine triterpeniche e i triterpeni sono composti che conferiscono alla calendula significative proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti.
Questi includono acido oleanolico, lupeolo, calenduladiol e alfa/beta-amirini.
I triterpeni della calendula hanno dimostrato attività ipoglicemiche, gastroprotettive, antivirali e antimutagenici.
Particolarmente interessante è il glicoseside triterpenico calendulozide B, che mostra una marcata capacità di guarire le ulcere e calmare il sistema nervoso.
Vitamina C e mucillagini
La calendula è anche ricca di vitamina C, un potente antiossidante che rafforza il sistema immunitario e contribuisce alla formazione del collagene.
Le mucillagini, sostanze dalla consistenza gelatinosa, svolgono un'azione lenitiva sulle mucose infiammate della gola, bocca e tratto gastrointestinale.
Queste sostanze, composte principalmente da polisaccaridi complessi, contribuiscono significativamente alle proprietà emollienti e idratanti della pianta, rendendola particolarmente efficace nel trattamento di irritazioni cutanee e infiammazioni delle mucose.
Proprietà benefiche della calendula
Grazie ai suoi potenti principi attivi, la Calendula officinalis offre numerosi benefici terapeutici che la rendono preziosa nella medicina tradizionale e moderna.
Azione antinfiammatoria e cicatrizzante
I flavonoidi e i triterpeni contenuti nella calendula conferiscono notevoli proprietà antinfiammatorie, paragonabili in alcuni studi all'azione dell'indometacina.
Questi composti riducono l'infiammazione inibendo la produzione di citochine pro-infiammatorie come IL-1β, IL-6, TNF-α e IFN-γ.
L'applicazione di estratti di calendula stimola la produzione di collagene nelle ferite durante la guarigione, accelerando il processo di cicatrizzazione.
In uno studio clinico su pazienti con ulcere venose alle gambe, il 72% di coloro trattati con estratto di calendula ha sperimentato una guarigione completa, contro solo il 32% del gruppo di controllo.
Effetti lenitivi e antisettici sulla pelle
La calendula è particolarmente efficace nel trattamento di condizioni cutanee grazie alle sue proprietà antisettiche e antimicrobiche.
Possiede azione antimicotica contro 23 ceppi di Candida e proprietà antibatteriche, specialmente contro Staphylococcus aureus ed Enterococcus faecalis. I suoi estratti sono utili per:
- Eczema e dermatite
- Scottature e ustioni lievi
- Irritazioni cutanee e arrossamenti
- Punture d'insetto e piccole ferite
Supporto al sistema digestivo e immunitario
Per quanto riguarda il sistema digestivo, la calendula aiuta a guarire ulcere peptiche e gastriti riducendo l'infiammazione della mucosa gastrica.
I suoi composti amari stimolano la produzione di fluidi digestivi e enzimi, favorendo una digestione equilibrata. Inoltre, sostiene il sistema linfatico, migliorando la circolazione e aiutando a ridurre la congestione linfatica,
contribuendo così al rafforzamento del sistema immunitario.
Benefici per il ciclo mestruale
La calendula è stata tradizionalmente utilizzata per alleviare i disturbi legati al ciclo mestruale.
I suoi composti antinfiammatori riducono l'infiammazione nell'area pelvica, attenuando i crampi e il dolore mestruale.
Le proprietà antispasmodiche della pianta aiutano a ridurre l'intensità e la durata delle contrazioni uterine.
Alcuni studi suggeriscono che la calendula possa aiutare a regolare gli ormoni, sostenendo il sistema endocrino e portando a un ciclo mestruale più equilibrato e prevedibile.
Un infuso di calendula può contribuire a regolare il flusso mestruale, riducendo il sanguinamento eccessivo.
Forme di utilizzo e applicazioni pratiche
La versatilità della calendula si manifesta nelle molteplici forme in cui può essere utilizzata, ognuna adatta a specifiche necessità terapeutiche e cosmetiche.
Creme, unguenti e oli per uso esterno
L'applicazione topica della calendula rappresenta uno dei metodi più efficaci per sfruttarne i benefici.
L'olio di calendula, ottenuto mediante infusione dei fiori in un olio vettore come oliva, jojoba o mandorla dolce per diverse settimane, costituisce la base per numerosi preparati.
Questo olio conserva le proprietà antinfiammatorie e antisettiche della pianta, risultando particolarmente efficace nella guarigione di ferite, scottature e irritazioni cutanee.
Gli unguenti e le pomate, realizzati combinando l'olio infuso con cera d'api o altri ingredienti naturali, offrono una protezione più duratura sulla pelle.
Particolarmente indicati per prevenire arrossamenti, proteggono la cute dalle irritazioni causate da agenti esterni come vento, freddo e sole.
Una pomata di calendula di qualità contiene solitamente il 30% di estratti di calendula e viene applicata in piccole quantità sull'area interessata secondo necessità.
Infusi e tinture per uso interno
L'infuso di calendula si prepara lasciando in infusione i fiori essiccati in acqua bollente per 10-20 minuti.
Questa tisana può essere utilizzata sia per uso interno sia come risciacquo per la bocca in caso di infiammazioni del cavo orale o mal di gola.
Se preparata particolarmente concentrata, può fungere da impacco caldo per infezioni oculari.
La tintura, invece, si ottiene macerando i fiori in alcol ad alta gradazione per 6-8 settimane. Questo metodo estrae efficacemente i principi attivi della pianta, creando un preparato concentrato che tradizionalmente veniva utilizzato per ridurre l'infiammazione delle mucose della bocca e della gola, nonché per alleviare problemi digestivi.
Utilizzo in ambito cosmetico e dermatologico
Nel settore cosmetico, la calendula è apprezzata per le sue proprietà emollienti, lenitive e antiossidanti.
Secondo il database europeo degli ingredienti cosmetici (CosIng), gli estratti di questa pianta svolgono diverse funzioni: condizionanti per la pelle, emollienti, protettivi e persino profumanti.
Gli estratti di calendula in creme solari possono proteggere la pelle dai raggi UV e mantenerne la pigmentazione naturale.
Studi di laboratorio hanno dimostrato che la calendula può migliorare l'idratazione della pelle e stimolarne la fermezza ed elasticità, contrastando i segni dell'invecchiamento.
Un dato interessante: l'olio di calendula ha dimostrato di possedere un fattore di protezione solare (SPF) di 8,36.
Rimedi naturali per bambini e allattamento
La natura delicata della calendula la rende particolarmente adatta alla pelle sensibile di neonati e bambini.
È efficace contro l'eritema da pannolino, come dimostrato da uno studio condotto su 66 bambini.
I prodotti a base di calendula sono considerati sicuri per uso topico nei bambini sopra i 6 anni e per infiammazioni della bocca o della gola nei ragazzi sopra i 12 anni.
Durante l'allattamento, la calendula può essere applicata sui capezzoli screpolati, grazie alla sua natura organica che non richiede di essere rimossa prima della poppata.
Tuttavia, come misura precauzionale, l'assunzione orale di calendula non è raccomandata durante la gravidanza e l'allattamento a causa della mancanza di studi sufficienti sulla sua sicurezza in queste fasi.
Pensiero finale
La calendula si distingue indubbiamente come uno dei più preziosi doni della natura per la nostra salute.
Attraverso secoli di utilizzo tradizionale e, più recentemente, ricerche scientifiche, questa pianta solare ha dimostrato il suo straordinario valore terapeutico.
I suoi numerosi principi attivi lavorano in sinergia, conferendole proprietà uniche che spaziano dall'azione antinfiammatoria e cicatrizzante agli effetti lenitivi e antisettici.
Particolarmente significativa risulta la versatilità della calendula, capace di offrire benefici sia per uso esterno sulla pelle sia per uso interno a supporto del sistema digestivo e immunitario.
La natura delicata e al contempo potente della calendula la rende adatta anche alle pelli più sensibili.
Molti genitori la scelgono per i loro bambini, grazie alla sua efficacia contro irritazioni cutanee senza effetti collaterali indesiderati.
Altrettanto importante è considerare la varietà di forme in cui possiamo utilizzarla.
Oli, unguenti, infusi e tinture rappresentano solo alcune delle possibilità per beneficiare delle sue proprietà curative.
Ogni preparazione mantiene specifiche caratteristiche, adattandosi così a diverse esigenze terapeutiche.
Durante questi anni di riscoperta delle medicine naturali, la calendula ha mantenuto il suo posto d'onore nell'erboristeria moderna.
Nonostante i progressi della medicina convenzionale, questa pianta continua a stupirci con la sua efficacia, semplicità d'uso e sicurezza.
Quindi, che sia per guarire una piccola ferita, alleviare l'infiammazione cutanea o supportare il benessere generale, la calendula rappresenta una scelta eccellente per chi cerca rimedi naturali efficaci.
La sua storia millenaria, unita alle conferme della scienza moderna, ci rassicura sulla validità di questo fiore dorato come prezioso alleato per la nostra salute quotidiana.
FAQs
Q1. Quali sono i principali benefici della calendula per la pelle?
La calendula ha proprietà antinfiammatorie, cicatrizzanti e lenitive.
È efficace nel trattare eczemi, scottature, irritazioni cutanee e piccole ferite. Inoltre, possiede azione antisettica contro batteri e funghi.
Q2. Come si può utilizzare la calendula per problemi digestivi?
La calendula aiuta a ridurre l'infiammazione della mucosa gastrica, favorendo la guarigione di ulcere e gastriti.
I suoi composti amari stimolano la produzione di enzimi digestivi, migliorando la digestione complessiva.
Q3. La calendula è sicura da usare durante la gravidanza e l'allattamento?
L'uso topico della calendula è generalmente considerato sicuro durante l'allattamento, ad esempio per trattare capezzoli screpolati.
Tuttavia, l'assunzione orale non è raccomandata in gravidanza e allattamento per mancanza di studi sufficienti sulla sua sicurezza.
Q4. Quali sono i modi più comuni per utilizzare la calendula?
La calendula può essere utilizzata in diverse forme: creme e unguenti per uso topico, oli per massaggi, infusi e tisane per uso interno, e tinture concentrate.
Ogni preparazione è adatta a specifiche esigenze terapeutiche.
Q5. La calendula può aiutare con i disturbi del ciclo mestruale?
Sì, la calendula può alleviare i disturbi legati al ciclo mestruale.
Le sue proprietà antinfiammatorie e antispasmodiche aiutano a ridurre crampi e dolore. Inoltre, può contribuire a regolare il flusso mestruale e bilanciare gli ormoni.